Dopo anni di rinvii il 1° luglio avrebbe dovuto entrare in vigore la riforma del lavoro sportivo che, già dal 2021, sarebbe servita a migliorare le condizioni di lavoro per l’intero settore - come da sempre rivendicato dalle categorie NIDIL (per collaboratori e partite iva) e SLC (per dipendenti con CCNL Impianti Attività Sportive Profit e No-Profit) della CGIL. L’iter della riforma proroga al 1° ottobre i suoi effetti per atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e personale amministrativo delle società sportive. Lo scorso 4 settembre, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei correttivi al Decreto Legislativo in tema di enti e lavoratori sportivi, la CGIL di Rimini ha confermato il percorso che le categorie NIDIL e SLC hanno da tempo messo in campo per informare, ascoltare e rivendicare giuste condizioni occupazionali per chi opera nel settore sportivo e contribuire alla tutela costituzionale del benessere dei cittadini.
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