I voucher rappresentano la modalità di pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio.
Il valore di un voucher è attualmente di 10 €, comprensivo della contribuzione INPS (1,3 €), della contribuzione INAIL (0,7 €) e della quota per la gestione del servizio (0,5 €). Il valore netto di un voucher è, quindi, di 7,50 € e corrisponde al compenso minimo di un’ora di prestazione.
È possibile utilizzare i voucher in tutti i settori di attività e per tutte le categorie di prestatori (compresi i lavoratori part-time, i pensionati, gli studenti…).
I compensi percepiti per lavoro accessorio sono esenti da imposizione fiscale e non incidono sullo stato di disoccupazione o inoccupazione.
Lo svolgimento di prestazioni di lavoro accessorio non dà diritto alle prestazioni a sostegno del reddito dell’INPS (disoccupazione, maternità, malattia, assegni familiari…) ma è riconosciuto ai fini del diritto alla pensione.
Obblighi di Comunicazione
Circolare Ispettorato Nazionale del Lavoro n. 1/2016 del 17.10.2016
Limiti economici
Il compenso che può essere percepito dal prestatore nel corso di un anno civile (1° gennaio-31 dicembre) è di:
- 7.000 €, con riferimento alla totalità dei committenti (9.333 € lordi);
- 2.020 € per prestazioni svolte a favore di imprenditori o professionisti, con riferimento a ciascun committente (2.693 € lordi).
I committenti imprenditori o professionisti acquistano i voucher esclusivamente attraverso la procedura telematica.
I committenti non imprenditori o professionisti possono acquistare i voucher anche presso gli Uffici Postali.
Percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito
I prestatori di lavoro accessorio che siano percettori di ammortizzatori sociali (cassa integrazione, indennità di mobilità, indennità NASPI) possono effettuare lavoro accessorio nel limite complessivo di 3.000 € di compenso per anno civile (4.000 € lordi).
Chi sta percependo l’indennità NASPI deve comunicare all’INPS il compenso derivante dall’attività di lavoro accessorio prima del superamento della soglia dei 3.000 €.
Leggi le recenti Precisazioni INPS (04/02/2016)
Norme particolari sono previste per il settore agricolo.
Lavoratori migranti
Il reddito da lavoro accessorio – se non esclusivo – è utile ai fini della determinazione del reddito complessivo necessario per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno.