Ammortizzatori sociali in provincia di Rimini: nel 2023 impennata del 21,6% di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, nel complesso di tendenze da non sottovalutare

L’uso di ammortizzatori sociali in Emilia-Romagna

In sintesi, l’Osservatorio INPS – i cui dati sono stati elaborati da Carlo Fontani per il Dipartimento Politiche Contrattuali CGIL Emilia-Romagna – quantifica il ricorso complessivo nel periodo gennaio-dicembre 2023 in Emilia-Romagna a 39.107.161 ore per Cassa Integrazione Guadagni (Cigo – Cigs – Cigd) con un +26,3% rispetto al 2022.

Cassa Integrazione Guadagni:

  • 29.494.653 ore di Cigo, nel 2022 erano 20.712.037 (+42,4%)
  • 9.609.352 ore di Cigs, nel 2022 erano 9.128.647 (+5,3%)
  • 3.156 ore di CigD, nel 2022 erano 1.125.489

Per quanto riguarda l’artigianato:

  • Dicembre 2023: 599 accordi per 3.922 dipendenti
  • La media annua di utilizzo mensile di Fondi di solidarietà bilaterale artigianato è per 2.315 dipendenti, con una tendenza all’aumento a fine 2023

Provincia di Rimini: aumento a doppia cifra delle ore di cassa integrazione

Con il +21,6% di Cassa Integrazione nel 2023 rispetto al 2022, la provincia di Rimini si colloca comunque dopo Ravenna e Forlì-Cesena nell’aumento al ricorso agli ammortizzatori sociali.

Le ore autorizzate di Cassa Integrazione nel 2023 sono state 3.971.186, la serie storica evidenzia come – al netto del biennio 2020/2021 – era dal 2016 che non si sfiorava il tetto dei 4.000.000.

Anche rispetto all’andamento dell’artigianato i numeri non sono confortanti per la provincia di Rimini.

Da gennaio a novembre 2023 sono stati collocati mensilmente in sospensione (dati EBER) in media 162 lavoratori, con una tendenza in aumento che non si è arrestata nemmeno nei mesi estivi; dai 94 lavoratori sospesi del mese di gennaio 2023 in 21 imprese, si è arrivati a ben 318 in 48 aziende a novembre scorso. Il settore metalmeccanico artigiano è quello che ha usato maggiormente il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA) EBER.

Nell’analisi del contesto economico territoriale, va sottolineato anche l’aumento delle procedure concorsuali che, secondo i dati desumibili dal portale dei fallimenti di Rimini, sono complessivamente passate dalle 76 del 2022 alle 96 del 2023.

Una tendenza da non sottovalutare

Considerando che sono prevalentemente i settori dell’industria e delle costruzioni a trainare l’aumento di Cassa Integrazione, desta preoccupazione che il tessuto economico provinciale veda questa tendenza. Se infatti al momento è la CIGO, cioè la cassa integrazione per “crisi temporanee”, a trainare questa impennata, va assolutamente scongiurato uno scenario nel quale si riduca strutturalmente il lavoro nei settori industriali dell’economia provinciale.

In tal senso vanno sostenute la salvaguardia del tessuto produttivo locale, oltre alle azioni di sistema per la transizione ecologica, l’economia circolare, l’innovazione e la ricerca. Essendo questi aspetti trattati nel Patto per il Lavoro ed il Clima della Provincia di Rimini, CGIL Rimini si farà parte attiva per la sua piena attuazione.

Rimini, 2/2/2024

Camera del Lavoro Territoriale – CGIL Rimini

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