Sicurezza e legalità: è tempo di passare dalla strumentalizzazione politica, che ha usato l’allarme sociale per fini elettorali, alle azioni necessarie per la legalità e la sicurezza urbana

SPI e CGIL Rimini in campo con un quadro complessivo di proposte per la sicurezza partecipata e integrata in provincia di Rimini. L’11 luglio se ne parlerà in Camera del Lavoro durante un’iniziativa pubblica che, tra gli altri contributi, vedrà quello del Sostituto Procuratore della DDA di Ancona Dott. Daniele Paci

SPI e CGIL Rimini, da sempre impegnate sui temi della legalità e della sicurezza urbana a partire dalla partecipazione con i propri attivisti e volontari ai “Campi della Legalità” di Libera, hanno sviluppato una particolare attenzione rispetto ai percorsi d’impegno, conoscenza e cittadinanza attiva per la legalità. Temi sui quali la CGIL presidia anche con la contrattazione territoriale e di settore. La provincia di Rimini è interessata da fenomeni connessi a criminalità organizzata, microcriminalità ed illegalità diffuse. Questi aspetti sono interconnessi e condizionano lo sviluppo economico e del benessere sociale del territorio riminese. Secondo SPI e CGIL Rimini è necessario, in un’ottica di sicurezza partecipata ed integrata, portare a collaborare l’insieme delle istituzioni dello Stato, degli enti territoriali, le realtà associative, le scuole e le categorie economiche.

Legalità e sicurezza urbana: beni comuni

Martedì 11 luglio presso la Camera del Lavoro di Rimini (Via Caduti di Marzabotto, 30) si terrà un’iniziativa pubblica promossa dallo SPI e dalla CGIL con l’intenzione di promuovere un approccio differente e complessivo sulla sicurezza e sulla legalità, rispetto a quello troppo spesso usato per fini di strumentalizzazione politica. L’iniziativa, che prenderà avvio alle ore 9:00, sarà introdotta dalla Segretaria Generale dello SPI CGIL Rimini Meris Soldati a cui seguirà la proiezione della video inchiesta “Rimini contro le mafie” del giornalista Mirco Paganelli. Seguirà un intervento in presenza del Dott. Daniele Paci, Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, che precederà una tavola rotonda sul tema “Legalità e sicurezza urbana: beni comuni”. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Mirco Paganelli di Teleromagna, prenderanno parte Ivan Cecchini (Coordinatore dell’Osservatorio Legalità Provincia di Rimini), Alice Parma (Sindaca di Santarcangelo di Romagna e Consigliera delegata alla legalità della Provincia di Rimini), Roberto Battaglia (SPI CGIL Rimini), Francesco Bragagni (Assessore politiche legalità del Comune di Rimini), Isabella Pavolucci (Segretaria Generale CGIL Rimini) e Raffaele Atti (Segretario Generale SPI CGIL Emilia-Romagna).

UN FOCUS SU SICUREZZA E LEGALITÀ A RIMINI

Anziani e truffe: secondo i dati della Direzione centrale della Polizia di Stato in Italia la fascia di età più colpita dalle truffe è quella tra i 65 e 70 anni, oltre gli 80 anni di età ad essere più colpite sono le donne. La legislazione è intervenuta introducendo nel Codice Penale un’aggravante legata alle truffe agite approfittando dell’età. In provincia di Rimini, sempre stando ai reati commessi nei confronti di persone anziane, nel 2019 (ultimo dato disponibile) su 2.066 furti con destrezza (rispetto ai 1.341 avvenuti nel 2010) 550 casi hanno interessato gli anziani.

Delittuosità denunciata in provincia di Rimini: secondo i dati della Regione Emilia-Romagna elaborati dall’Osservatorio Legalità della Provincia di Rimini nel periodo 2010-2019 si osserva, a fronte di una diminuzione complessiva dei reati delittuosi denunciati che passano da 20.235 a 19.994, un aumento di reati contro il patrimonio quali ad esempio: furti in abitazioni, rapine ed estorsioni. Assieme ai reati contro il patrimonio aumentano in provincia di Rimini anche quelli come il riciclaggio.

Rimini e i beni confiscati: i dati aggiornati ad aprile 2023 dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie ed alla criminalità organizzata (ANBSC) evidenziano un quadro di 55 beni immobili in provincia di Rimini di cui 23 ancora da destinare. Quest’ultimo dato deve essere assunto come priorità per l’intera comunità provinciale perché un riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie rappresenta un contributo ulteriore alla sicurezza urbana del territorio.

Rimini, 7/7/2023

SPI CGIL Rimini – CGIL Rimini

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