Controlli sulle attività economiche. Anche il lavoro nero va inserito nel Regolamento del Comune di Rimini

Comunicato stampa. La Cgil di Rimini ha inviato una lettera al Sindaco e all’Assessore al Bilancio del Comune di Rimini per chiedere un incontro circa l’annunciato Regolamento che introduce misure, fino alla revoca della licenza, per le imprese che non pagano i tributi comunali.

Il Regolamento si è reso necessario per attuare le indicazioni contenute nel Decreto Crescita, indicazioni che offrono una copertura legislativa ai provvedimenti antievasione annunciati da tempo dall’Amministrazione Comunale di Rimini che, a tal proposito, aveva chiesto anche l’intervento dell’ANCI presso il Governo.

Stando a ciò che abbiamo letto sugli organi di informazione si tratta di misure tese, non solo a recuperare risorse dovute all’Ente, ma anche a salvaguardare il lavoro degli imprenditori vittime di concorrenza sleale da parte degli evasori.

Condividiamo la soddisfazione dell’Amministrazione e delle categorie economiche che si sono espresse in tal senso per il risultato in sé, ma, aggiungiamo, perché apre nuove opportunità di tutela per gli altri indispensabili e imprescindibili soggetti che permettono alle attività economiche di esistere. Ci riferiamo naturalmente alle lavoratrici e ai lavoratori.

Riteniamo che il lavoro irregolare possa, meglio, debba, essere calato all’interno del Regolamento che verrà presentato in Consiglio Comunale.

A tal fine abbiamo chiesto al Sindaco e all’assessore al Bilancio del Comune di Rimini un incontro per affrontare il tema del lavoro irregolare che, non solo è ingiusto per i lavoratori ma è, anche questo, causa di concorrenza sleale tra le imprese, forse ancor più del mancato pagamento dei tributi.

Citiamo a tal proposito un passaggio dell’ordine del giorno approvato il 15 marzo 2013 in una seduta aperta del Consiglio Comunale, nel quale si asseriva che:

l’utilizzo del lavoro gravemente sfruttato rappresenta, oltreché una violazione dei diritti delle persone e delle norme che regolano i rapporti di lavoro, un pesante elemento di inquinamento della leale concorrenza e delle dinamiche di mercato”.

Nello stesso ordine del giorno, tra l’altro, l’Amministrazione Comunale si era impegnata a “dare mandato agli uffici affinchè in sede di SCIA o di richiesta di rilascio di nuove autorizzazioni, fosse prevista una nuova dichiarazione, a carico del richiedente, circa il rispetto della normativa vigente in tema di: tutela del lavoratore, salute, ambiente, condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza nei luoghi di lavoro”.

L’incontro sarà un’occasione utile anche per fare il punto rispetto a quegli impegni.

La Segreteria CGIL di Rimini

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