FILLEA

La FILLEA (Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, dell’ Edilizia, delle industrie Affini ed estrattive) é un’organizzazione sindacale di natura programmatica, unitaria e democratica, plurietnica, di donne e di uomini, che promuove la libera associazione e l’autotutela solidale e collettiva delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti o eterodiretti e di quelli disoccupati appartenenti ai seguenti settori e comparti produttivi: edilizia e affini, legno e arredamento; materiali da costruzione: cemento, calce e gesso, laterizi, manufatti in cemento; lapidei ed estrattivi.

Possono aderire alla FILLEA tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti: operai, impiegati, intermedi, tecnici, quadri.

L’ADESIONE ALLA FILLEA-CGIL E’ VOLONTARIA.

Essa comporta piena eguaglianza di diritti e di doveri nel pieno rispetto dell’appartenenza a gruppi etnici, nazionalità, lingua, fedi religiose, di orientamento sessuale, culture e formazioni politiche, diversità professionali, sociali e di interessi, nonchè l’accettazione dei principi e delle norme del presente Statuto, in quanto assumono i valori delle libertà personali, civili, economiche, sociali e politiche, della giustizia sociale quali presupposti fondanti e fini irrinunciabili di una società democratica.

La FILLEA aderisce alla Cgil. La FILLEA fa parte della Federazione europea dei lavoratori edili e del legno (FETBB), che a sua volta aderisce alla Confederazione europea dei sindacati (CES).

La FILLEA inoltre fa parte della Federazione internazionale dei lavoratori dell’edilizia e del legno (FITBB).
Per avere notizie e chiarimenti ulteriori è possibile visitare il sito della FILLEA CGIL Nazionale.


 

Rimini: il manifatturiero in crisi, una ripartenza possibile tra sfide globali e soluzioni locali

Rimini: il manifatturiero in crisi, una ripartenza possibile tra sfide globali e soluzioni locali. Il comparto manifatturiero della provincia di Rimini vive un momento di forte criticità, specchio di un sistema economico globale che fatica a riprendersi dagli effetti dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente, dal rallentamento del commercio mondiale e dall’impennata della spesa energetica. La provincia, da sempre terra di artigiani e piccole imprese, è oggi chiamata a reinventarsi per non soccombere a dinamiche recessive che sembrano aver colpito l’intero sistema produttivo italiano ed europeo.

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