Le segreterie territoriali di Fim Fiom e Uilm, si sono riunite nei giorni scorsi in vista della giornata mondiale contro la violenza, riflettendo su quanto è stato affrontato nei luoghi di lavoro e quanto ancora (tanto) resta da fare. Nel corso dell’anno sono state molteplici le iniziative di categoria messe in campo per informare e formare delegati e delegate, assemblee specifiche nei luoghi di lavoro per ragionare insieme sulle tematiche della discriminazione e della violenza nonché del divario economico e di carriera che si riscontra tra i diversi generi.
E’ parlando con lavoratrici, analizzando nel concreto e contrattando situazioni specifiche nei luoghi di lavoro che possiamo confermare quanta strada ancora ci sia da percorrere per raggiungere una reale parità (sostanziale e non formale).
In questo quadro, il segnale che deriva dalla consegna “obbligatoria” dei rapporti biennali che le aziende dovrebbero compiere a Rsu e organizzazioni sindacali, sconcerta.
Pochi i rapporti ricevuti: a fianco delle aziende virtuose e puntuali abbiamo aziende importanti che non l’hanno consegnato e quest’anno il numero delle mancate consegne è stato in crescita.
Dai rapporti biennali consegnati possiamo estrapolare informazioni importanti su salario accessorio, straordinari, livelli, formazione ecc., che incrociati coi dati di bilancio e informazioni dirette fotografano quel luogo di lavoro. Le disuguaglianze della singola azienda unitamente a quelle delle altre rappresentano per noi un impegno ad agire e a tentare di risolverle, attraverso la contrattazione e tutti gli strumenti a disposizione, anche quelli istituzionali.
Va in questo senso l’intenzione di Fim Fiom e Uilm di sviluppare un’attivo delle delegate e delegati specifico su queste tematiche, a partire da quanto è strettamente necessario quindi: salario, aspetti normativi e tutela. Consideriamo che ancora oggi in molte aziende la richiesta del part-time di neo madri è un tabù. Lə metalmeccanichə sono impegnatə nel rinnovo contrattuale, con sciopero degli straordinari e 8 ore proclamate.
Nelle piattaforme nazionali e aziendali si rivendicano tutele e avanzamenti.
Occorrerà ancora più impegno, formazione e lotte per conquistare quanto spesso è solo sulla carta, e corrisponde a un’eguaglianza di facciata.
Per farlo occorre l’impegno di tuttə.
Rimini 25 novembre 2024
Fim, Fiom, Uilm, territoriali