Il 25 aprile 2024, poco meno di tre mesi fa, con lo slogan “Per il lavoro ci metto la firma”, la CGIL aveva lanciato la Sfida per i Diritti chiamando tutti i cittadini a sostenere con una firma i quattro quesiti referendari sul lavoro.
Sono quattro milioni le firme raccolte dalla CGIL per i quattro referendum popolari sul lavoro consegnate il 19 luglio in Corte di Cassazione, e di queste 36.000 raccolte nella provincia di Rimini.
Per la CGIL, che da sola ha lanciato questa sfida al Governo e ai sostenitori del neoliberismo economico, sono stati tre mesi molto intensi, di iniziative, di assemblee nei luoghi di lavoro, di presenza nelle piazze, di dialogo con i cittadini nel nostro territorio.
Un impegno straordinario, grazie al quale si è tornati a parlare di lavoro, di diritti dei lavoratori, della dignità del lavoro, perché il lavoro deve essere tutelato, in quanto diritto costituzionale. Deve essere sicuro, perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile, perché la precarietà è una perdita di libertà.
Oggi si apre una fase nuova: portare a votare 25 milioni di persone per cambiare questo Paese e per rimettere al centro il lavoro, i diritti e la libertà delle persone. Dovremo essere bravi a capitalizzare questo risultato in un contesto di forte ostracismo mediatico, parlando con le persone, continuando a fare assemblee, tenendo alta l’attenzione su questi temi di qui alla prossima primavera. La Sfida per i Diritti continua.
Rimini 22 luglio 2024
Segreteria CGIL Rimini