𝟭𝟵𝟴𝟲: 𝗶𝗻𝗮𝘂𝗴𝘂𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝘀𝗲𝗱𝗲 𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗱𝗶 𝗠𝗶𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗔𝗱𝗿𝗶𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗢𝘁𝘁𝗮𝘃𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗗𝗲𝗹 𝗧𝘂𝗿𝗰𝗼

Il 1 febbraio 1986 si tenne l’inaugurazione della nuova sede della camera del Lavoro CGIL di Misano Adriatico. La giornata era piovosa, ma numerosi misanesi si ritrovarono nell’occasione anche per accogliere il 𝗦𝗲𝗴𝗿𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗢𝘁𝘁𝗮𝘃𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗗𝗲𝗹 𝗧𝘂𝗿𝗰𝗼, che tagliò il nastro. Ottaviano Del Turco è scomparso a 79 anni lo scorso 22 agosto.

Abbiamo incontrato recentemente 𝗘𝗿𝗺𝗲𝘀 𝗩𝗲𝗻𝘁𝘂𝗿𝗶𝗻𝗶, ex Segretario generale aggiunto CGIL Rimini , per registrare un’intervista nell’ambito delle iniziative di raccolta di memoria orale del sindacato. 𝗖𝗶 𝗵𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗢𝘁𝘁𝗮𝘃𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗗𝗲𝗹 𝗧𝘂𝗿𝗰𝗼. Ermes Venturini conobbe Ottaviano Del Turco nel 1977. Del Turco allora, finita l’esperienza al patronato INCA ed alla FIOM di Roma, entrava nella segreteria FIOM nazionale diretta da Bruno Trentin, con importanti incarichi. Venturini ci tiene a precisare che i socialisti erano una componente non particolarmente considerata tra i metalmeccanici; scelta perciò coraggiosa di Bruno Trentin ma che fa anche ben capire il temperamento di Del Turco. Ottaviano Del Turco iniziò la sua frequentazione a Rimini fin dal giugno 1978, quando in città si tenne la seconda conferenza nazionale di organizzazione della FLM (l’allora federazione unitaria dei metalmeccanici). Venturini stringe perciò una lunga amicizia con Del Turco, che lo chiama amichevolmente “Venturen” provando a rendere il suo cognome in dialetto.

Venturini racconta che Del Turco poi crescerà nella FIOM, consolidandosi come figura autorevole, frequentando spesso il nostro territorio per convegni e congressi: Rimini, Bellaria – Igea Marina, Riccione. La presenza di Del Turco è perciò assidua nel riminese. Il ricordo di Del Turco è quello di un uomo curioso, interessato alla cultura, all’arte e alla musica. Questo tipo di curiosità lo porterà anche a influenzare, nella sua veste di Segretario generale aggiunto di Luciano Lama, in CGIL, varie grafiche sindacali con firme come Guttuso, Manzù e Sassu; firme straordinarie per l’epoca. La raccolta di quadri CGIL poi è stata in mostra a Rimini a Castel Sismondo nel 2006, per i cento anni della Confederazione. [nota: il quadrato rosso del logo CGIL sarebbe stato ideato in questo clima di attenzione verso le varie forme di espressione artistica, è infatti a partire dagli anni Ottanta che il quadrato rosso inizia ad essere impiegato nelle tessere e nei documenti ufficiali.

Nella lettura di Ermes Venturini, il tentativo di Ottaviano Del Turco è sempre stato quello di un sodalizio con Bruno Trentin e Luciano Lama, nell’ottica di una forte unità sindacale e della CGIL. Ed è proprio in questo contesto che anche grazie a Del Turco l’unità sindacale regge all’interno della CGIL di fronte alla sconfitta dell’accordo di San Valentino. La scelta di allora della CGIL, quella referendaria, non fu facile per i socialisti dentro il sindacato; fu vissuta come una rottura con l’esperienza riformista. Comunque un trauma, quello della sconfitta, che fu superato dalla CGIL nel giro di poco tempo. Del Turco lavorò molto nel solco dell’unità per sanare le frizioni interne e si rese disponibile ad esserci in tutte le occasioni che avrebbero potuto creare unità, ed è in quel clima che partecipò all’inaugurazione della Camera del lavoro di Misano Adriatico, il 1 febbraio 1986. Parteciparono all’inaugurazione tutti i rappresentanti politici della sinistra ed anche i parlamentari. Fu anche un giusto riconoscimento per i socialisti di Misano Adriatico che in quel periodo storico ebbero risultati importanti alle elezioni amministrative del 1985. Misano Adriatico, nel ricordo di Ermes Venturini, era anche la città di un altro dirigente socialista della CGIL Gianfranco Giunta, scomparso nel 2008.

Nelle foto che pubblichiamo, parte di una raccolta conservata nell’Archivio storico CGIL Rimini, sono state identificate alcune delle persone presenti: il Sindaco di Misano Adriatico Sergio Morotti, il Segretario generale aggiunto CGIL Rimini Ermes Venturini ed il Segretario generale CGIL Sergio Amadori.

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