Turismo: i nodi che da tempo CGIL e FILCAMS denunciano sono ormai tutti al pettine, per scioglierli non basta la ricetta delle imprese

Svilimento del lavoro nel turismo e diritti dei lavoratori stagionali sulle concessioni demaniali; serve un confronto ampio

Operazione Free Job e condizioni di lavoro nel turismo

La cronaca estiva non va in pausa, continuando ad evidenziare situazioni che confermano quanto da tempo denunciano CGIL e FILCAMS: il progressivo deterioramento delle condizioni di lavoro nel turismo è la principale causa della scarsa appetibilità del lavoro nel settore. L’operazione Free Job, per la quale va il nostro plauso ed il ringraziamento alla Guardia di Finanza per la sua incessante attività a tutela della legalità nel lavoro, è legata a contesti lavorativi analoghi a quelli che per anni hanno impegnato il sindacato in numerose vertenze sindacali. Quando ormai 10 anni fa FILCAMS CGIL denunciava l’affacciarsi di fenomeni di “lavoro a cottimo” negli alberghi, con cameriere pagate “stanza”, si trattava della punta di un iceberg che oggi è emerso in tutta la sua mole. Il Titanic del turismo, nonostante gli allarmi, è ormai entrato in collisione con le sue contraddizioni.

Concessioni demaniali: a quando la convocazione di chi rappresenta i lavoratori stagionali?

La Regione Emilia-Romagna ha convocato le associazioni di rappresentanza dei balneari per individuare una via emiliano romagnola per la gestione bandi relativi alle concessioni demaniali: lo si apprende dai media. Nonostante sia del tutto evidente che il tema non riguarda solo le imprese balneari, al momento sembra che ancora una volta la Regione dimentichi nei suoi percorsi “partecipativi” di coinvolgere chi rappresenta interessi diffusi e generali come quelli dei lavoratori stagionali. Sul complesso delle questioni che investono il lavoro sulle concessioni demaniali, alla luce dell’ormai improrogabile loro messa a bando, è urgente che si avviino anche opportuni percorsi che portino ad una contrattazione di anticipo. FILCAMS e CGIL Rimini chiedono che nei bandi per l’affidamento delle concessioni demaniali siano presenti requisiti minimi legati al tema del lavoro. Nel concreto l’applicazione della direttiva Bolkestein è l’occasione per ridefinire le regole del mercato del lavoro turistico, assicurando anche tutela per i lavoratori stagionali delle imprese concessionarie attraverso normative e clausole sociali a salvaguardia della continuità occupazionale, anche in caso di cambio di concessionario.

Che fare

Il turismo non può continuare ad essere un tema di discussione tra pochi addetti. Le imprese dettano le loro ricette e per quanto riguarda politica ed amministrazioni pubbliche questo è un dibattito a due con le sole associazioni datoriali e con la frequente estromissione – nei fatti – di chi rappresenta i lavoratori. I risultati di questo procedere, nel comparto turistico, si vedono anche in un mercato del lavoro stagionale ormai fuori controllo e nello stallo della “Bolkestein”. A livello regionale e territoriale sono stati siglati i patti per il lavoro ed il clima; non possono restare lettera morta, è urgente dare gambe agli intenti di quegli accordi coinvolgendo costantemente anche le Organizzazioni Sindacali per tutti i temi riguardanti le strategie turistiche.

Rimini, 9/8/2024

CGIL Rimini – FILCAMS CGIL Rimini

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