Azzerato l’aumento deliberato dalla Regione per gli utenti a basso reddito, rimborsi di 3 euro al giorno per ISEE fino a 20.000 euro
CGIL Rimini, CISL Romagna, UIL Rimini, unitamente alle categorie dei pensionati, esprimono soddisfazione per l’intesa applicativa della parte relativa al 2024 dell’accordo del 6 febbraio che ha chiuso la “vertenza rette” sull’aumento a carico degli utenti delle strutture residenziali per anziani non autosufficienti accreditate.
La mobilitazione realizzata nei territori da CGIL, CISL, UIL e dai pensionati ha prodotto un risultato concreto particolarmente rilevante in una fase di grande difficoltà per le famiglie, i pensionati ed i lavoratori, con redditi medio bassi, erosi dall’aumento del costo della vita. La restituzione su base ISEE rappresenta un’importante innovazione ed un incentivo all’utilizzo di questo strumento, soprattutto in vista dell’obiettivo, lungamente rivendicato dalle Organizzazioni Sindacali, di prevedere un sistema tariffario articolato sulla base dell’ISEE lineare. A decorrere dal 2025 infatti, in corrispondenza dell’entrata in vigore del nuovo accreditamento, secondo quanto concordato con la Regione, per ogni utente sarà calcolata una retta personalizzata, sulla base della specifica condizione economica e patrimoniale, considerando così in modo puntuale l’effettiva capacità di compartecipare alla spesa socio-sanitaria.
La situazione in provincia di Rimini
CGIL Rimini, CISL Romagna, UIL Rimini congiuntamente ai rispettivi sindacati pensionati evidenziano che l’accordo ottenuto inciderà positivamente sui redditi delle circa 1.200 famiglie riminesi che erano state coinvolte dagli aumenti.
I risultati ottenuti unitariamente dal sindacato per le famiglie riminesi
Si recupera così in modo sostanziale la frattura determinata dalla decisione unilaterale della Regione di aumentare le rette: l’accordo prevede, l’azzeramento dell’aggravio per gli utenti delle “case protette” con ISEE socio sanitario residenze fino 12.000 euro. Per coloro che invece hanno un ISEE compreso fra 12.000 e 20.000, ci sarà una restituzione pari a 3 euro per ogni giorno di ricovero. Il risparmio per gli utenti e le famiglie si attesta così, per l’intero anno 2024, tra 1.000 e 1.373 euro.
Cosa fare per chiedere il rimborso
I Comuni per il tramite dei soggetti gestori dovranno inviare una specifica comunicazione entro il 12 luglio 2024 a tutti gli utenti e famiglie interessate, indicando le modalità ed il termine del 30 settembre 2024 per la presentazione dell’ISEE per avere il rimborso.
L’impegno sindacale prosegue ora per una positiva revisione della disciplina dell’accreditamento dei servizi e delle prestazioni socio-sanitarie, con l’obiettivo di rafforzare il governo pubblico del sistema e di migliorarne l’organizzazione sia per gli utenti che per gli operatori e le operatrici, e per un sistema tariffaro omogeneo a livello regionale improntato a criteri di equità sociale.
Secondo le segreterie CGIL Rimini – CISL Romagna – UIL Rimini e del sindacato pensionati: “L’accordo raggiunto è il risultato della mobilitazione del sindacato, che fin dall’inizio si è attivato nei confronti della Regione e dei Comuni per annullare gli effetti dell’aumento delle rette per le famiglie a basso reddito. Il nostro impegno proseguirà per l’attuazione completa dell’accordo”
Rimini, 14/6/2024
CGIL RIMINI – CISL ROMAGNA – UIL RIMINI
Eugenio Pari – Elena Fiero – Giuseppina Morolli
SPI CGIL RIMINI – FNP ROMAGNA – UILP UIL RIMINI
Roberto Battaglia – Maria Antonietta Aloisi – Antonello Cimatti