Secondo le indicazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, con la L. di Bilancio 197/2022 e successivamente con il D.I. 127 del 30 giugno scorso, entra nel vivo il piano di “dimensionamento della rete scolastica” ovvero la riduzione di 800 istituti scolastici nel prossimo triennio di cui 20 in Emilia – Romagna.
Il 27 dicembre si è tenuta, con una convocazione straordinaria, la Commissione Provinciale di Concertazione, in accoglimento alla richiesta formulata da FLC CGIL Rimini, avente per oggetto l’accorpamento dell’I.C. di Mondaino con l’I.C. di San Giovanni in Marignano. A nulla è valso il ricorso opposto dalla Regione alla Corte Costituzionale, rigettato lo scorso 23 novembre, tanto che in tempi rapidissimi l’Emilia-Romagna ha dovuto definire la riduzione di 14 autonomie scolastiche secondo il piano di tagli previsto dal Governo per il prossimo anno scolastico, di cui una nella provincia di Rimini. L’unica soluzione praticabile, in un’ottica di riduzione del danno, è parsa dunque quella di procedere all’accorpamento dell’I.C. di Mondaino, da diverso tempo privo del Dirigente Scolastico e del Direttore dei Servizi Amministrativi titolari, perché sotto la soglia dei 600 alunni, con l’I.C. di San Giovanni in Marignano.
Restano da acquisire i pareri formali dei Comuni interessati mentre, a causa della tempistica estremamente ristretta, non sarà possibile convocare in tempo utile i Collegi Docenti e i Consiglid’Istituto. Vanno riconosciuti gli sforzi profusi dalla Regione Emilia – Romagna per contrastare quello che è l’ennesimo taglio di risorse alla scuola e l’impegno della provincia di Rimini per una soluzione meno impattante possibile sul piano degli organici. FLC CGIL Rimini, relativamente ai provvedimenti adottati d’urgenza, auspica d’ora in avanti il pieno coinvolgimento dell’intera comunità educante: tutto il personale della scuola e delle famiglie attraverso il pieno rispetto delle prerogative degli organi collegiali, nonché delle organizzazioni sindacali affinché, di concerto, si possa operare nel costruire una rete scolastica stabile con istituti di dimensioni adeguate – per altro a Rimini con medie ampiamente superiori ai 1.000 alunni previsti dalla norma in questione – e realmente governabili nell’ottica di offrire continuità didattica ed educativa in tutto il territorio provinciale.
FLC CGIL Rimini esprime la sua netta contrarietà ai provvedimenti di questo Governo: basti ricordare che il dimensionamento è volto a generare risparmi di spesa riducendo i posti dei Dirigenti Scolastici, dei Direttori Amministrativi e del personale ATA in generale, cui si aggiungono gli interventi in materia di Autonomia Differenziata e la sperimentazione dellafiliera tecnico – professionale con l’introduzione dei percorsi quadriennali. Da qualunque prospettiva la si guardi si sta prospettando una riduzione degli investimenti nell’istruzione, una contrazione dell’offerta formativa e l’indebolimento delle scuole come presìdi territoriali di crescita, formazione e sviluppo. Resta fermo l’impegno di FLC CGIL Rimini nell’azione di contrasto alle politiche dei tagli che da troppi anni interessano la scuola, bene comune sempre evocato ma, di fatto, poco sostenuto in termini di investimenti sui reali fabbisogni in un’ottica di lungo periodo.
Simonetta Ascarelli
Segretaria generale
FLC CGIL Rimini