LA VIA MAESTRA – al via la campagna di assemblee del sindacato pensionati SPI CGIL Rimini

12/09/2023 NEWS, SPI 453 VIste

Prende il via la campagna di assemblee territoriali dello SPI CGIL Rimini nei comuni della provincia di Rimini. Invitiamo pensionate, pensionati, cittadine e cittadini a partecipare alle assemblee cittadine ed alla manifestazione nazionale del 7 ottobre 2023 a Roma.

Maggiori dettagli sulla manifestazione -> qui

ELENCO DELLE ASSEMBLEE CITTADINE

  • 21 settembre ore 15:30 a Villa Verucchio presso la Sala Tondini del Centro Civico in Piazza Europa
  • 21 settembre ore 15 a Coriano presso la Sala Teatro Cervi in Via Montescudo, 82
  • 22 settembre ore 15 a Morciano di Romagna presso il Centro Sociale Mercurio in Via Roma, 77
  • 22 settembre ore 15 a Rimini presso il Circolo PD Celle in Via delle Piante, 20
  • 25 settembre ore 15 a Novafeltria/Sant’Agata Feltria (luogo da definire, seguici sui social per non perdere l’appuntamento)
  • 27 settembre ore 15 a Novafeltria a Novafeltria (luogo da definire, seguici sui social per non perdere l’appuntamento)
  • 2 Ottobre ore 15 a Rimini presso il Centro Sociale di Corpolò
  • 4 Ottobre ore 15 a Novafeltria/Montecopiolo (luogo da definire, seguici sui social per non perdere l’appuntamento)
  • 5 Ottobre ore 15 a Novafeltria/Pennabilli (luogo da definire, seguici sui social per non perdere l’appuntamento)
  • 5 Ottobre ore 15:30 a Sassofeltrio presso la Biblioteca Comunale

VERIFICA ANCHE

Lavoro: raschiato il fondo del barile, maggioranza e Governo continuano a scavare

In un contesto come quello riminese, dove il 76,7% delle assunzioni avviene attraverso contratti a tempo determinato, il provvedimento varato da maggioranza e Governo è di una pericolosità incredibile. Andando a completare le disposizioni di precedenti provvedimenti (D.l.48/2023 convertito in L.85/2023) il Governo ha di fatto destrutturato le tutele incrementando il lavoro precario: saltano le causali, ovvero il contratto a tempo determinato può essere rinnovato a totale discrezione del datore di lavoro e non esiste più alcun obbligo di stabilizzazione.

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