L’arte racconta il lavoro – Cambia il volto della Camera del Lavoro di Rimini

Il 18 luglio si è riunita la commissione composta da Gabriella Mariangeli – Presidente Ordine degli Architetti di Rimini, Jonny Farebegoli – Segretario Ordine degli Architetti di Rimini, Massimo Pulini -Critico e storico dell’arte, Lucio Bolognesi in arte Basik – Street artist, Enzo Grazzi – grafico, per scegliere tra le 14 proposte artistiche che hanno partecipato al bando “La memoria a lungo termine”, indetto dalla CGIL di Rimini per festeggiare e celebrare i 120° anni della Camera del Lavoro.

Obiettivo delle opere era tracciare un ponte tra il passato e il presente, affinché il murales diventi lo strumento per raccontare la memoria di questi 120° anni, per creare una narrazione di immagini che porti a riflettere rispetto al tema del lavoro, attraverso uno sguardo che non dimentichi il passato, ma attento al presente e proiettato al futuro.

Tra le proposte giunte da tutta Italia, ognuna di altissimo livello, l’opera che maggiormente è riuscita a tradurre questo pensiero, è l’opera di Jody Boschetti, in arte JODYPINGE, che rivela una sintesi simbolica efficace che parla di pensieri e percorsi verso la consapevolezza dei propri diritti e la sensibilità verso quelli di tutti. Un risultato raggiunto senza enfasi ma con una limpida semplicità.

JODYPINGE nasce a Novafeltria, iniziando la sua attività artistica da giovanissimo avvicinandosi al mondo della street art e decorando i muri degli edifici abbandonati di Novafeltria e dintorni, il luogo che chiama “la mia valle”.

Ringraziamo tutti i partecipanti al bando, ricordando che le opere faranno parte del progetto, arte diffusa nei luoghi di lavoro.

L’opera che cambierà il volto della Camera del Lavoro di Rimini sarà realizzata con la pittura certificata HACCP e a basso impatto ambientale, fornita gratuitamente dal Colorificio MP di Viserba.

L’inaugurazione del murales avverrà in data 21 settembre.

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In un contesto come quello riminese, dove il 76,7% delle assunzioni avviene attraverso contratti a tempo determinato, il provvedimento varato da maggioranza e Governo è di una pericolosità incredibile. Andando a completare le disposizioni di precedenti provvedimenti (D.l.48/2023 convertito in L.85/2023) il Governo ha di fatto destrutturato le tutele incrementando il lavoro precario: saltano le causali, ovvero il contratto a tempo determinato può essere rinnovato a totale discrezione del datore di lavoro e non esiste più alcun obbligo di stabilizzazione.