Riforma dello SPORT: dal 1° luglio cambia tutto, ma il percorso per la rivendicazione di un giusto sistema per i lavoratori sportivi non è concluso

Importanti novità attendono dal 1° luglio atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e personale amministrativo delle società sportive.

Dopo anni di rinvii e proroghe dovrà entrare in vigore la riforma del lavoro sportivo che, già dal 2021, avrebbe dovuto migliorare le condizioni di lavoro per l’intero settore come da sempre rivendicato dalle categorie CGIL.

Per la piena valorizzazione dello SPORT nell’ambito del un contesto sociale è necessario che le Istituzioni e la politica più in generale sostengano, ciascuna per quanto di competenza, la realizzazione di un più complessivo sistema di diritti e tutele per il mondo del lavoro nello SPORT, che vada nella direzione dell’inclusività data la funzione sociale, sanitaria ed educativa che esso ricopre a tutti livelli.

La situazione per lo SPORT professionistico | Nel settore professionistico la regola sarà quella del rapporto di lavoro subordinato con applicazione dei contratti collettivi sottoscritti dalle Organizzazioni Comparativamente più rappresentative. La gestione previdenziale di riferimento sarà il Fondo Pensione Sportivi Professionisti gestito dall’INPS che, dal 2023, si chiamerà Fondo Pensione dei Lavoratori Sportivi.

Più chiarezza nello SPORT dilettantistico | Per quanto riguarda le società sportive dilettantistiche, queste non potranno più avvalersi di volontariato ma eventualmente rimborsare spese documentate (al pari del mondo professionistico) ma dovranno necessariamente impiegare – salvo condizioni migliorative – contratti di lavoro autonomo nella forma di co.co.co. quando il rapporto di lavoro preveda un massimo di 18 ore settimanali (salvo manifestazioni sportive), coordinate secondo i regolamenti delle Federazioni. Per i lavoratori autonomi e co.co.co. sarà la Gestione Separata INPS a gestire i contributi previdenziali, non più l’Ex ENPALS. I lavoratori già iscritti alla gestione ex Enpals avranno sei mesi di tempo dall’entrata in vigore del Decreto per iscriversi all’INPS. I lavoratori addetti a mansioni amministrative dovranno in ogni caso essere inquadrati con rapporto di lavoro subordinato.

Una serie di norme che regolamentano complessivamente il mondo dello SPORT | Viene introdotta una franchigia fiscale di € 15.000 annui (contro i precedenti € 10.000) sotto la quale non sono previsti adempimenti, mentre sui contributi previdenziali l’esenzione sarà al di sotto di € 5.000 (contro i precedenti € 10.000). Inoltre fino al 2027 in ogni caso l’aliquota sarà applicata sul 50% dell’eccedenza rispetto ai 5.000 euro. In base alle specifiche modalità di svolgimento del rapporto di lavoro saranno riconosciute le tutele relative a malattia, infortunio, genitorialità, Naspi (indennità di disoccupazione involontaria) e Salute e Sicurezza sul lavoro.

E’ fondamentale, per non perdere potenziali diritti, che prima dell’entrata in vigore della riforma non si concedano variazioni in peggio al proprio contratto o che, in caso di proposta di trasformazione in Partita IVA, questa scelta sia assunta in maniera consapevole.

Per garantire a tutti coloro che lavorano nello SPORT in provincia di Rimini un’adeguata consulenza SLC CGIL (lavoratori subordinati sportivi) e NIDIL CGIL (lavoratori para subordinati e autonomi sportivi) sono a disposizione per consulenze ed informazioni ai seguenti recapiti: NIDIL CGIL Valeria Podrini Tel. 345 6640987 e-mail: valeria.podrini@er.cgil.it , SLC CGIL Guido Biagini Tel. 331 6017083 e-mail: guido.biagini@er.cgil.it

Rimini, 17/6/2023

CGIL RIMINI – SLC CGIL RIMINI – NIDIL CGIL RIMINI

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