Offerta turistica balneare e destagionalizzazione | La proroga del servizio di salvataggio al 3° fine settimana di settembre va nella giusta direzione

FILCAMS CGIL Rimini ha preso parte alle riunioni di ordinanza balneare fin’ora svolte dai Comuni di Cattolica, Misano Adriatico, Riccione e Rimini.

L’ordinanza balneare della Regione Emilia-Romagna definisce come termine minimo per la fine del servizio di salvataggio sulla costa regionale il 2° fine settimana di settembre. I Comuni possono, con propria ordinanza, incrementare la qualità dell’offerta turistica aumentando la durata del salvamento.

La scelta dei Comuni di Cattolica, Misano Adriatico, Riccione e Rimini di integrare l’ordinanza balneare regionale definendo la fine del servizio di salvataggio al 17 settembre 2023 va nella giusta direzione, consolidando il prolungamento già adottato dalle stesse Amministrazioni nel 2022.

Questa decisione, responsabilmente adottata da subito per agevolare la predisposizione dei contratti di lavoro, giustamente non può tenere conto di valutazioni meteorologiche di fine estate che in ogni caso potrebbero rivelarsi fallaci.

L’auspicio è che lo stesso senso di responsabilità, anche nei confronti della sicurezza della balneazione, sia esercitato dal Comune di Bellaria – Igea Marina, che ad oggi non ha convocato la riunione di ordinanza balneare.

La contrattazione integrativa provinciale e le nuove concessioni demaniali

Sciolto il nodo della durata del salvamento, che fissa le basi per un incremento della qualità dell’offerta turistica territoriale, per FILCAMS CGIL è urgente affrontare con tutte le associazioni delle imprese balneari il tema della contrattazione integrativa provinciale.

Ad oltre dieci anni dall’ultimo rinnovo dell’accordo territoriale si tratta di trovare, all’interno della contrattazione, risposte aggiornate per un mutato modello di turismo balneare, andando anche nella direzione di definire giusti riconoscimenti retributivi per tutti i lavoratori della spiaggia, in primis per i marinai di salvataggio. La contrattazione integrativa provinciale è anche lo strumento attraverso il quale possono essere omogeneizzate le condizioni di lavoro nei servizi pubblici essenziali forniti dalle imprese balneari, anche al fine di limitare la concorrenza sleale che – pure in questo territorio – esiste tra operatori del settore. In questo senso, nelle prossime settimane, FILCAMS CGIL si farà promotrice della trasmissione alle associazioni d’impresa di una formale richiesta unitaria di riavvio della contrattazione integrativa che fissi al 2024 l’orizzonte di un rinnovato Contratto Integrativo Provinciale per i dipendenti degli stabilimenti balneari.

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