SCIOPERANO ANCHE A RIMINI I DIPENDENTI INAIL: Carenza di personale, procedure obsolete, carichi eccessivi di lavoro

In questo modo è impossibile garantire la funzione sociale dell’Ente e un adeguato servizio pubblico

Da parte dell’amministrazione INAIL si registra la mancanza di risposte utili per affrontare e risolvere numerose problematiche su tutto il territorio nazionale. La protesta, indetta da Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal, Usb Pi, Dirstat, Anmi e Flp, è stata preceduta da una serie di iniziative sia a livello locale (come avvenuto mercoledì 12 aprile a Bologna, con presidio davanti alla sede della Direzione regionale) sia a livello nazionale. I lavoratori INAIL sciopereranno il 21 aprile 2023 nelle ultime tre ore lavorative di ogni turno.

Anche a Rimini l’organico è carente, servono misure urgenti senza le quali la qualità dei servizi e del lavoro peggioreranno | Carenza di personale, procedure obsolete, carichi eccessivi di lavoro, conflittualità con l’utenza: queste anche a Rimini le ragioni alla base della mobilitazione.

La carenza di personale determina carichi di lavoro insopportabili ma, soprattutto, impedisce di rispondere alla particolare utenza INAIL con la dovuta tempestività. Secondo l’ultimo rapporto sul fabbisogno di personale (fonte: INAIL), a Rimini l’organico – comunque sottostimato – dovrebbe essere pari a 39 lavoratori mentre al momento risultano essere solo 31 tra personale amministrativo, sanitario, ispettori e assistenti sociali, per la gestione di 26.804 aziende e mediamente quasi 9.000 pratiche all’anno (di cui nel 2022 5.070 riguardavano infortuni sul lavoro). Negli ultimi 10 anni ci sono stati circa 20 pensionamenti mai rimpiazzati a causa del blocco del turnover. Il concorso bandito nel 2019 – comunque non sufficiente per coprire il fabbisogno di personale – non ha dato i risultati sperati dal momento che molti dei vincitori non hanno preso servizio o hanno rinunciato dopo pochi mesi, optando per altri enti il cui lavoro è più appetibile rispetto ad INAIL, oppure per ragioni di distanza dalla propria residenza. Da ultimo: molti medici INAIL hanno sostenuto un concorso per passare all’INPS, quindi è possibile che – senza un intervento urgente – tra pochi mesi gli ambulatori non contino su un numero adeguato di medici.

I problemi legati alle carenze di organico a Rimini, si sommano all’ormai cronico malfunzionamento delle procedure informatiche, causa di continue interruzioni del servizio che esasperano l’utenza a causa della dilatazione dei tempi d’attesa. Tutto ciò – paradossalmente all’interno dell’INAIL– aumenta i rischi legati allo stress da lavoro correlato per i lavoratori dell’Istituto.

La salute e sicurezza del lavoro nelle imprese | La situazione che porta le Organizzazioni Sindacali allo sciopero è del tutto evidente che rischia di impattare su un aspetto particolarmente rilevante per il lavoro, vale a dire la salute e sicurezza nelle imprese. In un Paese che nei primi mesi dell’anno ha già accumulato un drammatico primato di morti sul lavoro (100 morti solo nel primo biennio 2023) i servizi pubblici INAIL richiedono investimenti e attenzione da parte del Governo; altrimenti non sarà possibile invertire la rotta. In provincia di Rimini sono stati tre, nel 2022, gli infortuni mortali sul lavoro.

Rimini, 20/4/2023

FP CGIL RIMINI – FP CISL ROMAGNA

Claudio Palmetti – Giuseppe Bernardi

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Lavoro: raschiato il fondo del barile, maggioranza e Governo continuano a scavare

In un contesto come quello riminese, dove il 76,7% delle assunzioni avviene attraverso contratti a tempo determinato, il provvedimento varato da maggioranza e Governo è di una pericolosità incredibile. Andando a completare le disposizioni di precedenti provvedimenti (D.l.48/2023 convertito in L.85/2023) il Governo ha di fatto destrutturato le tutele incrementando il lavoro precario: saltano le causali, ovvero il contratto a tempo determinato può essere rinnovato a totale discrezione del datore di lavoro e non esiste più alcun obbligo di stabilizzazione.