Comunicato stampa. Il 27 settembre la CGIL sosterrà il terzo “Sciopero globale per il clima” (Global climate strike), nato a livello mondiale sull’esempio dell’attività di protesta di Greta Thunberg. La Cgil ha aderito a questo movimento sin dall’inizio e lo stesso segretario generale Maurizio Landini lo scorso 19 aprile ha incontrato la giovanissima militante svedese nella sede della Cgil nazionale conferendole in quell’occasione la tessera onoraria dell’Organizzazione.
In Italia, durante tutta la settimana, sono state programmate numerose manifestazioni, che culmineranno il 27 settembre con lo sciopero degli studenti medi e universitari. Una serie di iniziative sono state programmate anche dalla Cgil: il 21 settembre un dibattito sul clima nell’ambito delle Giornate del lavoro di Lecce; il 26 settembre un’assemblea nazionale unitaria con Cisl e Uil; il 27 settembre assemblee nei posti di lavoro sull’emergenza climatica, con l’obiettivo, tra l’altro, di mettere a punto le vertenze sul tema della decarbonizzazione e dell’uso efficiente delle risorse. Segnaliamo nel nostro territorio le assemblee organizzate dalla FIOM in Robopac e Focchi e dalla Filctem in Aeffe e Velmar e lo sciopero proclamato dal sindacato scuola FLC CGIL.
Anche a livello istituzionale sempre più città stanno dichiarando l’emergenza climatica. La Regione Emilia Romagna lo ha fatto con una delibera di Giunta con l’obiettivo di ridurre le emissioni dall’80 al 90% rispetto al 1990 entro il 2050. Consideriamo positivamente anche l’impegno ad adottare una nuova legge verso il consumo zero di suolo, all’insegna della rigenerazione delle città e della riqualificazione degli edifici, e ancora, per la mobilità elettrica, le emissioni zero del trasporto pubblico, l’economia circolare, fino alla realizzazione dell’azzeramento delle emissioni climalteranti.
In Regione, diversi Comuni, oltre a Rimini, hanno già accolto le istanze di Fridays for future.
Ma al di là delle dichiarazioni in ambito istituzionale, e su questo sollecitiamo gli altri Comuni della nostra Provincia a seguire l’esempio della Regione e del Comune capoluogo, occorre che ogni cittadino/cittadina si senta coinvolto e attui dei comportamenti che possano contrastare il cambiamento climatico e favoriscano una maggiore sostenibilità ambientale a partire dalla eliminazione della plastica usa e getta e da un diverso approccio alla mobilità. Dunque, per quanto importante e necessario l’impegno delle Amministrazioni Locali da solo non può bastare se si vuole veramente avviare una fase di transizioni ecosostenibile. Bisogna rivedere il concetto di sviluppo affinché il cambiamento climatico non sia associato esclusivamente a divieti ma sia anche una opportunità, un’occasione per intervenire su nuovi settori strategici e per questo non basta l’esclusiva volontà di chi amministra.
Proponiamo pertanto alle Istituzioni, alla Politica, alle Associazioni del territorio, che si apra una fase di confronto e di coinvolgimento di tutti i soggetti che possano svolgere una funzione trainante in questa sfida che non possiamo permetterci di perdere.
Segreteria CGIL Rimini