EFFETTO PARADOSSALE: non appena si è iniziato a parlare del Decreto Dignità si è bloccato, dopo 18 mesi di trattativa, il confronto per il rinnovo del CCNL dei lavoratori in somministrazione.
Dopo 18 mesi il negoziato per il rinnovo del CCNL dei lavoratori in somministrazione deve concludersi rapidamente.
La trattativa fin qui aveva fatto passi importanti, nonostante una complicata e lunga discussione, con norme per la continuità occupazionale dei lavoratori e per il rafforzamento dei loro diritti.
Il negoziato è rallentato non appena si è iniziato a parlare del cosiddetto “Decreto Dignità”, che così com’è, può produrre sui lavoratori effetti paradossali (l’obbligo di intervallo tra un contratto e l’altro con l’agenzia, presso lo stesso utilizzatore o anche diversi utilizzatori, e altri aspetti che potrebbero portare alla continua sostituzione dei lavoratori).
Su una parte di questi effetti, la contrattazione di settore avrebbe potuto intervenire, come peraltro FELSA NIdiL UILTEMP avevano proposto (tra cui una fase transitoria prima dell’applicazione delle nuove norme).
Invece le Agenzie per il Lavoro hanno deciso che il tavolo contrattuale è bloccato fino a quando il decreto non sarà convertito in legge (il che significa riprendere il negoziato non prima di settembre!).
L’effetto è che in questi giorni a molti lavoratori in somministrazione viene detto che saranno lasciati a casa o – peggio! – viene chiesto di dimettersi per poter avere una nuova opportunità di lavorare! Altri già in queste ore sono sostituiti, magari dopo anni, con altro personale negli stessi posti di lavoro.
Occorre subito riconvocare il tavolo contrattuale e procedere alla urgente stipula del CCNL per assicurare continuità al lavoro delle persone.
Dopo 18 mesi i lavoratori hanno diritto al rinnovo del contratto.
NO AL TURNOVER DEI LAVORATORI!
SÌ ALLA RIPRESA DEL CONFRONTO!
FELSA NIdiL UILTEMP rimangono al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori somministrati.