Scomparsa dal lessico del lavoro stagionale la parola voucher che tanto spazio aveva avuto nelle cronache del passato, precarietà e sfruttamento permangono inossidabili.
A fronte di scelte da parte dei passati Governi che la CGIL giudica non accettabili perché non sono servite a contrastare la disoccupazione, ad aumentare gli investimenti, a valorizzare il lavoro, non si è arresa la volontà di proseguire il cammino per ottenere la Carta dei Diritti Universali (il nuovo Statuto dei lavoratori). Un percorso intrapreso dalla CGIL insieme alla richiesta dei tre referendum su voucher, appalti e licenziamenti. Quell’appuntamento referendario, chiesto con milioni di firme ma che è stato impedito di fatto (nel caso dei voucher abrogando delle norme subito dopo reintrodotte sotto nuove forme di lavoro occasionale.
Ed eccoci ancora in campo, all’alba di una nuova stagione estiva, a contrastare quel modello competitivo, scelto da tante imprese, che punta a svalorizzare il lavoro e a ridurre i diritti dei lavoratori. Eccoci ancora una volta a dire che illegalità, lavoro povero, sfruttamento e mancanza di regole, accentuate dall’estendersi del fenomeno delle esternalizzazioni, aprono la strada all’impoverimento complessivo della nostra economia (vedi l’esodo di tanti giovani verso altri Paesi) e sono terreni fertili per il proliferare della malavita organizzata.
Sono sconcertanti gli esiti dei controlli effettuati dall’Ispettorato del lavoro di Rimini. Da quanto si evince dalle notizie di stampa, non una attività è risultata in regola. Lavoro nero, contratti non rispettati, irregolarità contributive che danneggiano in primo luogo i lavoratori ma anche quella parte di imprenditoria che rispetta le regole.
Giudichiamo positivamente le dichiarazioni rilasciate dal responsabile del servizio di vigilanza dell’Ispettorato circa le attività di controllo che verranno effettuate nel corso dell’estate.
Chiediamo che il Sistema turistico della Riviera, comprensivo del lavoro e a partire dal Piano strategico nazionale sul Turismo, sia più “frequentato” dalla discussione politica locale al di là dei particolari interessi delle varie categorie economiche che si susseguono di volta in volta. Chiediamo che venga tenuta alta la guardia sui temi della legalità e della salute e sicurezza.
Come CGIL di Rimini abbiamo presentato nei giorni scorsi l’avvio della campagna informativa #dillo alla Filcams che prevede la sistematica presenza della Filcams Cgil vicino alle lavoratrici e ai lavoratori dove questi prestano la loro attività. Sono i precari che, a causa della crisi e di minori tutele contrattuali, hanno visto peggiorare le condizioni di lavoro e accrescere le condizioni di disuguaglianza e ricattabilità economica.
Rivendichiamo, anche nella nostra provincia, un modello economico che rimetta al centro i temi della qualità del lavoro e dei diritti.
per la Segreteria CGIL Rimini Primo Gatta Segretario generale