Il 16 marzo a San Giovanni in Marignano si è riunito il tavolo di lavoro “SuperAbile”: Sindaco, Vicesindaco e Assessori, l’associazione “Davide Pacassoni” che da 25 anni si occupa di disabilità, l’associazione “Luca Coscioni” territoriale, la Proloco, i referenti dell’associazione sindacale della CGIL e alcuni cittadini che hanno scelto di collaborare. Ospite speciale Mina Welby, agguerrita ottantenne copresidente nazionale dell’ Associazione Luca Coscioni, nota per le sue battaglie in favore dei diritti civili. Il Comune di San Giovanni in Marignano è l’unico in provincia di Rimini ad essersi dotato del P.E.B.A. Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, pur essendo un obbligo di legge già dal 1986. Un deciso “NO”, quindi, alle barriere architettoniche e sensoriali – ma soprattutto mentali – che pregiudicano l’autonomia di disabili e persone con fragilità (anziani stanchi, malati, temporaneamente impediti, donne in stato di gravidanza, persone che guidano un passeggino o anche con le sole borse della spesa…). Il tavolo di lavoro – denominato “SuperAbile” – seguirà il percorso di attuazione e aggiornamento del PEBA e si occuperà anche di attuare e aggiornare progetti sociali a sostegno e promozione dei diritti civili di cittadinanza e autonomia dei disabili Ed è proprio per questi motivi che i referenti della CGIL, Meris Soldati e Milena Benvenuti, hanno richiesto di essere presenti al tavolo. “Il nostro desiderio – dichiarano – é quello di stimolare un analogo impegno in altri territori per portare ovunque questa modalità virtuosa di lavoro”. “Il sindacato SPI CGIL é stato così inserito nella mailing list di convocazione ai futuri tavoli di SuperAbile, con la grande soddisfazione di tutti nel costatare che il percorso si sta arricchendo di preziose presenze e contributi”, comunica l’Amministrazione Comunale marignanese.
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Lavoro: raschiato il fondo del barile, maggioranza e Governo continuano a scavare
In un contesto come quello riminese, dove il 76,7% delle assunzioni avviene attraverso contratti a tempo determinato, il provvedimento varato da maggioranza e Governo è di una pericolosità incredibile. Andando a completare le disposizioni di precedenti provvedimenti (D.l.48/2023 convertito in L.85/2023) il Governo ha di fatto destrutturato le tutele incrementando il lavoro precario: saltano le causali, ovvero il contratto a tempo determinato può essere rinnovato a totale discrezione del datore di lavoro e non esiste più alcun obbligo di stabilizzazione.